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Giovedì dalle h 20.00 alle h 21.15
in presenza nella farmacia di Villarbasse (TO) e online.
Dedichiamo questo spazio al tremore indotto e al movimento lento e privo di tensione dello yoga kashmiro, per contattare e destrutturare parti del nostro essere molto profonde.
Il tremore neurogeno, in sinergia con lo yoga, apre le porte ad uno stato di profondo rilassamento; è il modo naturale attraverso il quale il corpo scarica gli alti livelli di tensione.
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Nel tremore neurogeno utilizziamo semplici esercizi per attivare una naturale vibrazione muscolare che libera tensioni accumulate nel nostro passato emotivo recente o datato e cronico, che senza esserne consapevoli condiziona le normali funzioni del corpo e la vita di relazione quotidiana.
Il processo di guarigione dal trauma ci conduce inevitabilmente nel profondo dei nostri corpi e nelle riflessioni della mente, che ci piaccia o no, che lo vogliamo o meno…
Il rifiuto di lasciarsi il passato alle spalle costringe a rimanere in un circolo vizioso neurologico che a sua volta genera un continuo rimuginio mentale dell’esperienza del trauma. Alla fine, questo processo neurologico trasformerà il caos mentale in pensieri di odio, depressione, ecc.. David Bercelli
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Lo Yoga del Kashmir rispetta il corpo e la mente nel loro legame indissolubile. Nei movimenti proposti non si arriva a creare tensione muscolare e neanche stretching. Si abbandona l’atteggiamento e l’immagine di “performance” a cui siamo solitamente abituati a fare riferimento. Ci accorgiamo che creando le condizioni giuste la muscolatura si rilassa, si entra nelle posizioni yoga o naturali con più facilità e si libera energia pronta all’utilizzo, indipendentemente dal livello di profondità fisica della posa.
Il corpo è una totalità. Si può sicuramente analizzarlo, in diversi strati superficiali o profondi. Nella tradizione del kashmir il corpo è ciò che è percepito. Più la percezione si è liberata dagli schemi del passato, più gli strati sottili sono percepiti. Più la percezione è prensiva, personale, più ciò che si sente sarà ingombrato da strati dove l’opacità e la densità manifestano tensioni e reazioni. Il mentale ed il corpo sono una sola ed unica cosa. Quando la colonna vertebrale si raddrizza, è il modo di pensare che si libera. Eric Baret
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Qualche allievo si chiederà come conciliare il Kundalini Yoga e lo Yoga del Kashmir. Apparentemente sono uno opposto all’altro: lo Yoga Kundalini induce ad uscire dalla zona di comfort per attivare, equilibrare e rinforzare il sistema psicofisico mentre lo Yoga Kashmiro ci mantiene sempre nella comodità, indipendentemente dalla posizione assunta.
Ritengo molto interessante lavorare su sistemi opposti, perché costringono a cambiare il proprio punto di osservazione. Considerando contemporaneamente entrambe le strutture, le si utilizza a secondo dell’esigenza del momento. L’obiettivo è lo stesso: “non avere obiettivi!”